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CALL TO ACTION, SONO COSI’ SEMPLICI COME SEMBRANO?

Call to action, tre parole, una sigla e un universo da imparare. Nel mondo del web ci troviamo a dover fare i conti con una sequenza illimitata di input e stimoli che vogliono attirare costantemente la nostra attenzione.

Pulsanti colorati e link sono in media tutte azioni che ci portano a visitare pagine ed informarci a riguardo di servizi di nostro interesse, o problemi che dobbiamo risolvere. Oggi parleremo dell’importanza che hanno le CTA all’interno di un sito.

Call to action, cosa sono e a cosa servono?

Una call to action, o meglio conosciuta come CTA è un’immagine o una scritta, al cui interno, vi è un messaggio che invita e coinvolge gli utenti a compiere una determinata azione. Quest’azione dipende sostanzialmente da che cosa vuoi che il tuo utente/cliente compia.

Potrebbe essere il download di un ebook, l’iscrizione ad una newsletter, una promozione oppure l’iscrizione ad un webinar oppure la partecipazione ad un evento.

Come si deve presentare una call to action?

Affinchè ci sia qualcuno che clicchi sulla tua call to action è importante che il tuo pulsante sia visibile. Siccome si deve notare, deve avere dei colori che si scostino o che vadano in contrasto con quelli del tuo brand o del tuo sito.

Non deve mancare un testo che sia accattivante ed originale, che spinga il lettore a compiere quella determinata azione. Breve e diretto, una frase chiave che esprima in modo ben chiaro che cosa otterranno cliccando quel determinato pulsante.

Assicuratevi che l’utente sia ben consapevole di quello che succederà non appena verrà pigiato il pulsante della call to action. Sanno che andranno a scaricare un ebook o che si iscriveranno ad un evento?

Un nostro consiglio inoltre è quello di reindirizzare l’azione collegata ad una pagina dedicata, o meglio conosciuta come landing page. Tramite questo processo si reindirizzerà l’utente all’acquisto del prodotto o all’articolo di approfondimento che stava cercando.

Call to action e marketing strategy, come usarle e quando

L’inserimento del richiamo all’azione viene utilizzato per sviluppare diverse tipologie di marketing strategy. Prima fra tutti l’interazione, ovvero chiedere di lasciare un mi piace, un commento o una determinata emoji sotto il post o sotto un determinato contenuto.

Tramite la condivisione si crea quella sorta di passaparola in cui un determinato utente va a mostrare i tuoi contenuti all’interno del suo stesso profilo social. Quest’azione è molto più difficile rispetto alle altre ma indispensabile per farsi conoscere.

Un altro strumento è il modulo di contatto, o meglio conosciuto come DEM. Questo, serve per richiedere ulteriori informazioni o ricevere un preventivo.

Ultimo ma non da dimenticare. Dopo aver creato un nostro Brand Awarness possiamo spingere e puntare il nostro utente, con contenuti strutturati, all’acquisto di un determinato prodotto che offri.

L’importanza delle call to action

Per una marketing strategy funzionale, bisogna realizzare delle call to action che invoglino realmente un lettore a cliccare il pulsante. Questa però non sempre è un’attività semplice: richiede impegno e tempo soprattutto nel processo che precede il pulsante finale.

Questo perché un utente si deve sentire accompagnato e accolto positivamente dall’azienda. Senza una buona attività di performance marketing il pulsante sarà pressoché ignorato!

Il nostro consiglio è: provate, analizzate e riprovate. I risultati non tarderanno ad arrivare.